Simili per forma, cantucci e tozzetti sono biscotti secchi da fine pasto che si differenziano per un unico aspetto. Scopriamo insieme quale!
Sono davvero pochi i prodotti alimentari che da nord a sud dello stivale possono essere identificati con lo stesso nome senza il pericolo di creare confusione. Cantucci e tozzetti non appartengono a questa categoria e il fatto crea non poche incomprensioni, soprattutto tra i più conservatori. Confondere cantucci e tozzetti potrebbe suscitare le ire della Toscana o della zona compresa tra Umbria e Lazio.
In breve possiamo infatti dire che tutti i cantucci possono essere chiamati tozzetti, ma non il contrario (la regione Toscana potrebbe non esserne felice!). Scopriamo perchè!
Cantucci e tozzetti sono la stessa cosa?
Prima di addentrarci nelle differenze cerchiamo di chiarire cosa si intende con questi nomi. I cantucci o cantuccini sono senza dubbio i più conosciuti biscotti secchi da fine pasto, solitamente serviti con un bicchierino di vin santo all’interno del quale vengono intinti prima di essere gustati.
Tipici della Toscana, soprattutto delle province di Firenze, Prato e Siena, si preparano con un impasto a base di farina, uova, latte e zucchero. A dare al biscotto il suo caratteristico aspetto e a permettergli di fregiarsi del nome cantuccio, però, è la presenza delle mandorle intere con la pellicina.
Quindi, entrando più nello specifico, possiamo dire che la differenza tra cantucci e tozzetti è proprio la presenza delle mandorle. Se la ricetta dei cantucci è strettamente codificata, quella dei tozzetti è più libera.
Sebbene con il termine tozzetti si indichi un biscotto dalla caratteristica forma a tozzo di pane, ottenuta tagliando a fette un filoncino dopo una prima cottura, gli ingredienti utilizzati possono variare. I più conosciuti sono quelli a base di nocciole tipici dell’Umbria e del Lazio, ma non mancano altre versioni con gocce di cioccolato, pistacchi o altri golosi ingredienti.
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